Pubblica Amministrazione digitale: perché è importante digitalizzare i processi?

6 marzo 2019| Silvia Sanna
Pubblica Amministrazione digitale: perché è importante digitalizzare i processi?

Anno 2019: periodo storico in cui la digitalizzazione dei processi sta diventando quasi un passaggio obbligatorio non solo per quanto riguarda le aziende, ma anche per la Pubblica Amministrazione.

Cittadini e Amministrazione Digitale: com’è cambiato il loro rapporto?

Il viaggio verso la digitalizzazione dei processi della Pubblica Amministrazione ha comportato l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici e, di conseguenza, la modifica del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale).

Chiunque ha il diritto di usare in modo accessibile ed efficace le soluzioni e gli strumenti di cui al presente Codice nei rapporti con i soggetti delle pubbliche amministrazioni”: dichiara l’Art. 3 del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Sono stati messi a disposizione dei cittadini una serie di strumenti telematici come ad esempio indirizzi elettronici, nel caso in cui si dovessero inviare comunicazioni dal valore legale e pagamenti digitali, effettuabili in apposite piattaforme riconosciute dallo Stato.

Attraverso un’analisi approfondita su ContrattiPubblici.org siamo stati in grado di delineare come si sta sviluppando il mercato della Pubblica Amministrazione sotto questo punto di vista; infatti, nel 2018 gli acquisti da parte della PA per servizi e/o software per la digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi hanno generato un mercato complessivo di quasi 3 milioni di euro, con un contratto medio di circa 2 mila euro.

mercato complessivo del 2018 per la spesa della Pubblica Amministrazione in ambito digitale

 

Grazie all’automatizzazione di questi processi ci stiamo avvicinando sempre di più al concetto di e-government, anche se la strada è ancora molto lunga.

Pubblica Amministrazione e comunicazione digitale

Se digitalizzare i processi sta diventando sempre più importante, essere presenti sul web e investire tempo e impegno nella comunicazione online lo è altrettanto.

Secondo il report annuale di ForumPA sicuramente le Pubbliche Amministrazioni hanno iniziato a comprendere quanto essere presenti sui social media sia fondamentale, ma sono ancora lontane dal capire il loro potenziale e il livello di engagement che potrebbe generare l’utilizzo dei profili social.

Già a partire dal 2017 il dibattito su una possibile presenza online era molto acceso: è fondamentale che una Pubblica Amministrazione presidi il territorio nazionale online? Figure professionali come il social media manager sono fondamentali all’interno del reparto comunicazione di un ente pubblico?

La risposta era già allora abbastanza chiara, basti pensare al numero di utenti che ogni giorno navigano su internet e, soprattutto, interagiscono con i social network. Quale modo migliore di comunicare con i cittadini se non tramite le pagine social?

C’è un dettaglio tuttavia non trascurabile: all’interno del report di ForumPA leggiamo, infatti, che non basta esserci. Le Pubbliche Amministrazioni devono: “essere online ciò che rappresentano anche offline, ossia un punto di riferimento per la cittadinanza”.

I social network devono essere usati con criterio e con una strategia alla base, altrimenti possono diventare un’arma a doppio taglio per le Pubbliche Amministrazioni: se da una parte sono un ottimo canale di comunicazione che permette di creare un vero e proprio rapporto con gli utenti e i cittadini, dall’altro, se usati in maniera errata, possono essere visti come una vera e propria dichiarazione di mancata trasparenza e comunicazione.

Bisogna anche tenere conto del fatto che ci troviamo in un periodo di transizione in cui non tutti hanno accettato al 100% la digitalizzazione. Se da un lato abbiamo persone che utilizzano regolarmente Internet e i social network, dall’altro abbiamo persone che sono molto più restie alla comunicazione online: è importante considerare questo tipo di utenti e sapere come interfacciarsi con le diverse categorie, non abbandonando completamente i metodi tradizionali offline in modo da dare a tutti i cittadini pari opportunità.

La strada da percorrere è ancora lunga e deve essere finalizzata ad ampliare il dialogo e, soprattutto, il confronto tra Pubblica Amministrazione e cittadini, a diminuire il divario che fino a qualche anno fa sembrava insormontabile quindi non può e non deve essere unidirezionale.

I social sono diventati il nostro bigliettino da visita: profilo e pagina, se gestiti bene, possono generare nel tempo valore aggiunto e visibilità.


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