Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione: cosa fanno le PA Italiane per ridurre i rischi ambientali?

20 marzo 2019| Silvia Sanna
Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione: cosa fanno le PA Italiane per ridurre i rischi ambientali?

Gli Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione, o Green Public Procurement (GPP), ottengono sempre di più una notevole importanza in quanto vanno a toccare tematiche importanti quali la riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi in un’ottica di ciclo di vita di beni e servizi pubblici.

Quasi ogni giorno accendendo la televisione, leggendo un giornale o collegandoci a Internet sentiamo parlare di cambiamento climatico e rischi ambientali.

Per molti non è un problema reale, altri addirittura lo rinnegano, ma gli effetti del cambiamento climatico sono in realtà visibili ogni giorno, dagli eventi catastrofici che colpiscono i nostri territori (terremoti, alluvioni, dissesti), all’estinzione di specie animali indispensabili per il nostro ecosistema, fino al proliferare di malattie connesse alla qualità dell’aria che respiriamo.

Acquisti verdi: cosa sono?

Quando si parla di Acquisti verdi (o Appalti verdi), ci si riferisce al piano d’azione europeo verso un’economia circolare nel quale le Pubbliche Amministrazioni devono giocare un ruolo centrale nell’attuazione iniziative eco-sostenibili promuovendo anche il riutilizzo dei materiali attraverso le pratiche di riciclo.

In uno scenario in cui il problema del cambiamento climatico sta diventando ormai un dato di fatto, le Pubbliche Amministrazioni hanno anche la responsabilità di prendere decisioni volte al diminuire l’impatto ambientale dei beni e dei servizi oggetto delle gare d’appalto.

Un utilizzo più sostenibile delle risorse naturali e delle materie prime andrebbe a vantaggio tanto dell’ambiente quanto dell’economia in generale dando da una parte la possibilità, alle green economies di ottenere occasioni vantaggiose e dall’altra incentivare la competitività del settore industriale incentivando la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili.

Pubbliche Amministrazioni e cittadini: insieme per un mondo a basso impatto ambientale

Numerose sono le iniziative promosse da associazioni, cittadini e pubbliche amministrazioni per cercare di rallentare gli effetti del cambiamento climatico in tutto il mondo

Impossibile citare, a tal proposito, la recentissima iniziativa di sensibilizzazione “Friday for Future” lanciata a livello mondiale dalla giovane attivista sedicenne Greta Thunberg candidata al Nobel per la Pace.

A livello istituzionale in Italia, sono in particolare i Comuni le Pubbliche Amministrazioni più attive in termini di iniziative e politiche a favore dell’ambiente.

L’impegno è dovuto anche perché i Comuni sono le Amministrazioni che hanno un contatto più diretto, soprattutto con l’attuazione di politiche di comunicazione digitale, con i singoli cittadini che, attraverso piccole azioni quotidiane, possono sicuramente aiutare a fare la differenza nello scenario dei rischi ambientali.

I Comuni Italiani contro lo spreco ambientale

Attraverso un’analisi su ContrattiPubblici.org abbiamo scoperto quali sono nel concreto le iniziative messe in atto dai Comuni Italiani.

Abbiamo inserito nel nostro motore di ricerca keyword come: mobilità sostenibile, raccolta differenziata e riduzione dell’inquinamento per cercare di capire meglio come i Comuni intervengono a favore dell’ambiente.

Se dovessimo considerare la keyword raccolta differenziata, nel 2018 sono quasi 3.000 i contratti a livello nazionale stipulati per un mercato complessivo che supera i 300 milioni di euro.

Tra i Comuni verdi spicca tra tutti quello della città di Conversano, un comune di medie dimensioni, con poco meno di 30.000 abitanti, nel cuore della Puglia. Il centro Urbano si è contraddistinto per avere più di 10 contratti attivi nel 2018 in materia di raccolta differenziata, da un valore complessivo superiore ai 20 milioni di euro. Il Comune di Conversano, effettivamente, dal 2014 ha adottato una forte linea politica a favore dell’ambiente, promuovendo una serie di interventi di potenziamento della raccolta integrata dei rifiuti urbani.

Per quanto riguarda invece la mobilità sostenibile, sono più di 200 i contratti attivi nel 2018 che riguardano l’implementazione di politiche orientate a promuovere la mobilità o il trasporto sostenibile; attraverso, ad esempio, la costruzione di piste ciclabili, l’installazione di bike sharing, o l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico a basso impatto.

Tra tutti i comuni italiani, è la città di Parma a distinguersi in questo ambito con 8 contratti attivi nel 2018 che riguardano la mobilità sostenibile. In particolare, il comune ha adottato nel 2017 un piano urbano per la mobilità sostenibile che sta tutt’ora portando avanti e che si concluderà nel 2027.

Le iniziative proposte vanno, dall’adeguamento della viabilità a favore di maggiori aree pedonali, piste ciclabili e zone ZTL, alla diffusione del bike e car sharing, fino a nuovi collegamenti con la rete ferroviaria.

Appalti verdi e innovazione

È evidente che il ruolo dei Comuni nel portare l’attuale sistema di gestione dei servizi cittadini sempre di più verso l’economia circolare è fondamentale: le amministrazioni locali sono le uniche in grado di indirizzare i propri concittadini verso pratiche virtuose di prevenzione, raccolta e riciclo, ma devono essere inserite in un contesto di normative regionali e nazionali e di piani “verdi”.

Al tempo stesso le Pubbliche Amministrazioni possono e devono, attraverso scelte consapevoli e obbligatorie (come ad esempio il GPP – green public procurement), incidere in maniera significativa sulla diffusione di buone pratiche e nello sviluppo di una vera e propria economia circolare, anche in termini di sviluppo d’impresa, occupazione e innovazione tecnologica.

L’Italia è ricca di Comuni che hanno fatto e continuano a fare scelte innovative e sostenibili, dal riciclo dei rifiuti agli stili di mobilità sostenibile, ma la strada da fare è ancora lunga.

Vedi M’illumino di meno: cosa fanno i Comuni Italiani per combattere lo spreco energetico?

Sicuramente gli incrementi degli Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione stanno facendo emergere piccoli segnali significativi di miglioramento.


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