Appalti innovativi: spesa e impatto per la Pubblica Amministrazione
18 giugno 2019| Silvia SannaAppalti innovativi: spesa e impatto per la Pubblica Amministrazione
Appalti innovativi: procedure volte a rivoluzionare le modalità e l’oggetto degli acquisti della Pubblica Amministrazione. Tramite gli appalti innovativi, la PA lancia una “sfida” al mercato esprimendo i propri bisogni e lasciando agli operatori la libertà di proporre la soluzione tecnica ritenuta più idonea.
Quando si tratta di appalti innovativi si è soliti parlare di Pre-Commercial Procurement (PCP) e Public Procurement of Innovative Solutions (PPI) che altro non sono che procedure di scelta del contraente per fabbisogni legati a esigenze innovative delle Pubbliche Amministrazioni per servizi o forniture non ancora disponibili sul mercato.
Secondo L’Unione Europea, ogni anno le Pubbliche Amministrazioni spendono circa il 14% del PIL nell’acquisto di servizi, beni e forniture. In settori come quello energetico, dei trasporti e quello della gestione dei rifiuti, giusto per fare qualche esempio, le PA sono i principali acquirenti.
Ad oggi ci troviamo ad assistere allo sviluppo di un Public Procurement più strategico, più collaborativo e più tecnologico. In questo contesto, gli appalti innovativi portano le Pubbliche Amministrazioni a perseguire soluzioni innovative costruite ad hoc sulla base dei loro bisogni specifici. In questo spirito, infatti, tantissimi Enti hanno iniziato a investire sul Green Public Procurement
Cosa intendiamo con Pre-Commercial Procurement?
Si tratta di acquisti che hanno come oggetto servizi di Ricerca e Sviluppo e la loro successiva progettazione. Sono sviluppati a dare il via a nuove soluzioni innovative che hanno come obiettivo quello di soddisfare l’esigenza avanzata da una Pubblica Amministrazione.
Gli appalti innovativi sono stati sviluppati a livello Europeo e integrati in Italia in documenti di indirizzo politico come la Strategia per la crescita digitale 2014-2020, dove viene sottolineata l’importanza del Pre-Commercial Procurement per stimolare l’interazione tra domanda e offerta per quanto riguarda i servizi innovativi e il più recente Piano Triennale ICT, dove vengono fornite raccomandazioni per la realizzazione di appalti pubblici, prodotti innovativi e degli appalti pre-commerciali.
Cosa si intende per Public Procurement of Innovative Solutions?
Si tratta di acquisti che hanno come oggetto beni, servizi o lavori con caratteristiche innovative non ancora commercializzati su larga scala.
Le sfide della PA e la soluzione proposta da AgID
Per favorire l’incontro tra PA e fornitori, AgID ha lanciato la piattaforma appaltinnovativi.gov, uno strumento volto a supportare le Pubbliche Amministrazioni stesse nell’utilizzo del procurement dei servizi innovativi.
La piattaforma ha come obiettivo quello di raccogliere notizie e aggiornarmenti sulle necessità delle PA legate all’innovazione soprattutto per:
- dare visibilità alle opportunità di procurement connesse a servizi innovativi;
- favorire l’incontro di domanda e offerta tra amministrazioni pubbliche, operatori di mercato e centri di ricerca.
L’obiettivo di AgID è quello di modernizzare, attraverso quest’interazione, i rapporti tra Pubblica Amministrazione, cittadini e Imprese, promuovendo la crescita industriale del Paese e sostenendo, soprattutto, lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi.
Il valore degli appalti innovativi in Italia
Considerando il numero complessivo di appalti innovativi proposti dalle Pubbliche Amministrazioni all’interno di appaltinnovativi.gov, sopratutto iniziative di pre-commercial procurement, si raggiunge un valore complessivo di quasi 300 milioni di euro.
Secondo i dati di AgID la maggior parte di questi si trovano nella fascia tra 1 e 5 milioni di euro e questa è una conferma del fatto che il tema dell’innovazione è sempre più sentito dalle Pubbliche Amministrazioni a tutto tondo e non solo da quelle di grandi dimensioni.
Se invece dovessimo considerare gli appalti oltre i 30 milioni di euro, vediamo un numero decisamente minore anche perché, in casi come questi, si tratta di appalti per cui è necessario realizzare prima una sperimentazione del progetto.
Le categorie che più interessano questo tipo di appalti sono per lo più 5:
- Salute e qualità della vita;
- Sistemi di mobilità intelligente;
- Energia e ambiente;
- Turismo e patrimonio culturale;
- Aerospazio e difesa.
Verrebbe automatico pensare che, considerando la necessità tecnologiche e innovative, una categoria come quella di aerospazio e difesa o energia e ambiente si posizionino ai primi posti all’interno delle iniziative innovative proposte dalle Pubbliche Amministrazioni.
Invece, i dati di AgID aggiornati ad aprile 2019 ci sorprendono posizionando al primo posto la categoria sanità e qualità della vita confermando che l’innovazione non è più vista come un tema marginale, ma una necessità che le PA vogliono perseguire per affrontare e rispondere alle necessità di ogni singolo cittadino del Paese.
Nonostante le proposte siano ancora poche e quindi non rilevanti ai fini statistici, le proposte arrivano soprattutto dalla Sicilia, seguita dalla Puglia, dalla Valle d’Aosta e dalle Pubbliche Amministrazioni centrali.
Gli appalti innovativi possono rappresentare un passo verso una rivoluzione del Public Procurement che diventerebbe non solo più innovativo, ma anche più semplice; questo porterebbe soprattutto anche a uno sviluppo complessivo del Paese stesso.
mercato pubblica amministrazione pubblica amministrazione report
Condividi
AZIENDE
Perché scegliere ContrattiPubblici.org?
Scopri come