Big Data e Pubblica Amministrazione: perché sono importanti?

22 agosto 2019| Silvia Sanna
Big Data e Pubblica Amministrazione: perché sono importanti?

Cosa sono i Big Data? C’è una connessione tra Big Data e Pubblica Amministrazione?

Una ricerca su internet, un like su facebook, la geolocalizzazione: qualsiasi nostra azione quotidiana, ad oggi, genera dati che possono essere raccolti e analizzati.

In un quadro come quello attuale italiano, dove Aziende e Pubbliche Amministrazioni hanno a che fare con una mole di dati molto vasta, ci si chiede in continuazione cosa siano i Big Data e perché siano così importanti.

Vediamo nel dettaglio, quindi, la definizione di questa categoria di dati e soprattutto, come la loro analisi può portare valore aggiunto alla Pubblica Amministrazione italiana.

Con il termine Big Data ci riferiamo a un ampio volume di dati provenienti da fonti diverse che, se analizzati, forniscono un nuovo modo di interpretare le informazioni reperite.

Perché i Big Data sono importanti?

L’importanza dei Big Data dipende dall’utilizzo che viene fatto della vasta quantità di informazioni a disposizione.

Aziende e Enti Pubblici possono raccogliere dati da qualsiasi tipo di fonte e analizzarli per, ad esempio:

  • Tagliare i costi;
  • Ridurre i tempi;
  • Sviluppare nuovi prodotti;
  • Ottimizzare offerte o servizi già esistenti;
  • Prendere decisioni più consapevoli.

L’utilizzo dei Big Data permette, infatti, di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, per scoprire i legami esistenti tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri.

La loro importanza è stata subito capita da aziende di grandi dimensioni, ma ora anche le Piccole e Medie imprese italiane stanno inziando a interagire con potenziale di queste informazioni, soprattutto per quanto riguarda i vantaggi competitivi che si possono trarre dall’analisi dei dati e dalla tempestività decisionale che può comportare l’incremento della soddisfazione dei clienti nel breve termine e non solo.

Con l’utilizzo e l’analisi dei Big Data la Pubblica Amministrazione, invece, sarebbe in grado di offrire, tra le altre cose, una maggior tutela e trasparenza sulle questioni quali finanze e privacy.

Big Data e Open Data

I Big Data sono fondamentali per la Pubblica Amministrazione, in particolare grazie al loro legame con gli Open Data.

Si tratta di dati liberamente accessibili che stanno alla base della Pubblica Amministrazione, in modo da tenere i cittadini sempre informati e renderli partecipi dei processi decisionali dell’Ente.

Il Codice dell’Amministrazione Digitale con l’art. 50, comma 1, prevede, infatti, il principio di disponibilità dei dati pubblici:

I dati delle pubbliche amministrazioni sono formati, raccolti, conservati, resi disponibili e accessibili con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione che ne consentano la fruizione e riutilizzazione, alle condizioni fissate dall’ordinamento, da parte delle altre pubbliche amministrazioni e dai privati (art. 50, comma 1)

La differenza sostanziale tra Open Data e Big Data sta nelle finalità e negli utilizzi che caratterizzano queste due grandi categorizzazioni di dati:

  • I Big Data, come abbiamo detto nel paragrafi precedenti, vengono raccolti anche all’insaputa dell’interessato per tracciarne il profilo e vengono utilizzati per capire l’andamento di un determinato mercato e analizzarlo di conseguenza;
  • Gli Open Data, invece, si possono avvalere dei primi, e sono dati raccolti all’interno dell’ambito della Pubblica Amministrazione e essi devono essere sempre accessibili e resi disponibili per la comunità e incentivarne la partecipazione.

Big Data, Open Data e Pubblica Amministrazione

Non basta rendere pubbliche le informazioni: servono le competenze adatte e le professionalità per saperle analizzare ed evitare dispersione di informazioni.

La soluzione sta proprio nel ricorrere alle tecnologie per l’analisi dei Big Data con l’obiettivo di estrarre degli Open Data in grado di dare maggiore trasparenza all’amministrazione, passando per il controllo della comunità che ha accesso ai dati.

Oltre all’aumento della trasparenza, quando una Pubblica Amministrazione è in grado di sfruttare e analizzare i Big Data a sua disposizione, vede subito miglioramenti nella gestione di servizi pubblici come, ad esempio, la gestione dei problemi di viabilità.

In un quadro come questo, il Piano Triennale per l’Informatica 2017-2019 ha introdotto il Data & Analytics Framework (DAF) per migliorare e semplificare lo scambio di dati pubblici tra le Pubbliche Amministrazioni.

I vantaggi dell’utilizzo dei Big Data per Pubbliche Amministrazioni e cittadini

Secondo il DAF i benefici offerti alle Pubbliche Amministrazioni dalle tecnologie per la gestione e l’analisi dei Big Data sono molteplici.

Grazie alle nuove tecnologie offerte, infatti, è possibile agire su tre vie principali:

  • Amplificare il valore del patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione italiana attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che porteranno più informazioni ai decision maker e le diffonderanno più facilmente verso cittadini e imprese;
  • Standardizzare l’utilizzo degli Open Data minimizzando i costi per l’accesso e l’utilizzo ei dati;
  • Favorire l’analisi e la gestione dei dati direttamente all’interno della Pubblica Amministrazione, in modo tale da aumentare la consapevolezza dei dati a disposizione e creare servizi “intelligenti” e utili alla comunità

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