Come leggere un file XML?

Il linguaggio XML è diventato, negli ultimi anni, un elemento fondamentale per la creazione di sistemi informativi e, con alla Delibera ANAC 39/2016 è diventato il linguaggio ufficiale delle Pubbliche Amministrazioni non solo per la trasmissione dei dati all’ANAC, ma anche per la pubblicazione delle informazioni sul sito web istituzionale della Pubblica Amministrazione stessa. Oggi ContrattiPubblici.org spiegherà come leggere un file XML e, quindi, capire se le PA italiane assolvono agli obblighi della legge 190/2012 sull’anticorruzione.

Cosa è un file XML?

Prima di tutto è necessario comprendere a cosa ci riferiamo quando parliamo di linguaggio xml.

Si tratta di un linguaggio informatico che ha come unico obiettivo quello di definire la struttura e il significato dei dati permettendo anche il loro riutilizzo.

Come l’HTML, anche l’XML viene strutturato attraverso i tag in modo da assegnare le giuste definizioni agli elementi che compongono l’intero file.

I tag devono essere sempre a coppie e contenere informazioni tra i tag di apertura e i tag di chiusura.

La struttura tipica del linguaggio XML è tipicamente ad albero, ovvero la presenza di altri tag all’interno di tag principali, come ad esempio:

In questo modo, la struttura permette di inserire all’interno di una macrocategoria più informazioni che la riguardano.

I file XML e la Pubblica Amministrazione

Per assolvere degli adempimenti stabiliti dalla Legge 190/2012, le Pubbliche Amministrazioni devono pubblicare le informazioni in formato digitale standard aperto in modo da tutelare la qualità dei dati e permetterne il loro riutilizzo.

A tal proposito, l’Autorità Nazionale per l’Anticorruzione, attraverso le Specifiche Tecniche ANAC, ha fornito alle Pubbliche Amministrazioni una serie di risorse tecnico-operative da seguire per la pubblicazione dei dati.

Le PA sono, infatti, obbligate a strutturare i loro dati impiegando il fomato standard XML; vediamo insieme un possibile esempio di file XML che le Pubbliche Amministrazioni devono pubblicare all’interno della sezione Amministrazione Trasparente del loro sito web istituzionale.

Occorre prima di tutto fare una distinzione tra i metadati e i dati che vanno a comporre il file xml.

All’interno del tag metadata sono scritte le informazioni che riguardano l’ente pubblicatore del bando, mentre nel tag data in sono inserite tutte le informazioni riguardanti i lotti.

L’esempio che abbiamo riportato riporta una parte della struttura di un file XML contenente un singolo lotto di un contratto pubblico.

I dati che possiamo reperire leggendo questa stringa di file sono:

• CIG : conosciuto anche come Codice Identificativo di Gara. Si tratta di un codice alfanumerico a 10 cifre che serve per tracciare le movimentazioni finanziarie degli affidamenti di lavori;
• Dati della Pubblica Amministrazione (Proponente): che contengono nome e Partita Iva della Pubblica Amministrazione che ha indetto la gara d’appalto;
• Oggetto della gara d’appalto: descrive in cosa consiste il servizio, opera o fornitura richiesta nel lotto;
• Scelta del contraente: procedura adottata da una Pubblica Amministrazione per selezionare l’operatore economico al quale verrà affidata l’esecuzione di un contratto pubblico.
• Partecipanti che, in questo caso specifico, si sono presentati come un raggruppamento di imprese, ossia un raggruppamento temporaneo di imprenditori, fornitori o prestatori di servizi.

Oltre a questi dati, possiamo trovare anche informazioni come:

• Tempi di completamento: con le date previste per l’inizio e la fine dei lavori;
• L’importo di somme liquidate: la somma che la Pubblica Amministrazione ha pagato per il lavoro oggetto del contratto.

Capire come leggere i file in formato xml pubblicati dalle PA è importante per essere in grado non solo di avvisarle nel caso ci sia un errore di pubblicazione dei dati dovuti, spesso, all’interpretazione errata delle Pubbliche Amministrazioni delle Specifiche Tecniche di ANAC, ma anche per ampliare ulteriormente la comunicazione diretta e le occasioni di confronto tra la comunità e le Pubbliche Amministrazioni attraverso i canali di accesso civico per l’accesso e il riutlizzo dei dati.