Osservatorio Agenda Digitale e il procurement innovativo

15 ottobre 2019| Silvia Sanna
Osservatorio Agenda Digitale e il procurement innovativo

L’analisi di dati è un fattore sempre più importante da considerare per capire determinati trend e, soprattutto, come si comporta un soggetto specifico all’interno di un mercato, in particolare se si parla di Procurement Innovativo.

Abbiamo parlato con Luca Gastaldi, il Direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, che ci ha parlato degli obiettivi delle loro ricerche e di come il portale ContrattiPubblici.org  li abbia aiutati durante l’analisi dei dati.

Di cosa si occupa l’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano e quali sono gli obiettivi che si pone nelle sue ricerche?

L’Osservatorio Agenda Digitale è uno dei 40 Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. Siamo un centro di ricerca permanente che produce e diffonde conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l’offerta di Innovazione Digitale in Italia.

Nel tempo siamo diventati il punto di riferimento qualificato sull’innovazione digitale nel mondo della Pubblica Amministrazione italiana grazie alle nostre attività che integrano ricerca, comunicazione, aggiornamento continuo e networking. Collaboriamo con le principali istituzioni preposte alla digitalizzazione del nostro Paese (AgID e Team digitale della Presidenza del Consiglio su tutte), con le PA centrali (ad es. Consip) e locali (ad es. le Regioni e le città metropolitane) oltre che ai referenti delle aziende che offrono soluzioni digitali alla PA italiana.

Attualmente che tipo di ricerche state sviluppando come Osservatorio e su quali temi vi state concentrando maggiormente?

L’Osservatorio Agenda Digitale ogni anno definisce insieme ai suoi sostenitori il focus delle proprie attività di ricerca. Quest’anno abbiamo organizzato le nostre attività in quattro filoni di ricerca:

  • Nel primo filone monitoriamo l’effettiva attuazione dell’Agenda Digitale, sia a livello nazionale che locale. Studiamo il DESI ed elaboriamo indicatori più precisi per misurare l’effettiva attuazione dell’Agenda Digitale a livello nazionale e regionale. Oltre a ciò, studiamo l’entità e l’impiego delle risorse economiche disponibili per la trasformazione digitale del nostro Paese. Infine, monitoriamo l’attuazione del Piano triennale per l’informatica nella PA. Tutte queste azioni sono volte a produrre delle roadmap di progressiva digitalizzazione a livello nazionale e locale che siano basate su solide evidenze empiriche.
  • Nel secondo filone di ricerca cerchiamo di comprendere le innovazioni digitali sperimentate a livello internazionale che potrebbero caratterizzare la PA italiana nel prossimo futuro. Censiamo e studiamo le startup che a livello internazionale lavorano con la PA e le principali applicazioni di blockchain, intelligenza artificiale, design thinking e smart working in ambito pubblico. L’obiettivo ultimo è di fornire indicazioni strategiche ad attori istituzionali, PA e al sistema dell’offerta su come cogliere le opportunità di innovazione digitale più dirompenti.
  • Il terzo filone si occupa di switch-off. Con questo termine intendiamo quei casi in cui un ente smette di erogare un servizio in modalità tradizionale e ne ripensa la gestione esclusivamente attraverso i canali digitali. In questo filone studiamo casi di PA italiane che hanno realizzato efficaci iniziative di switch-off e misuriamo lo stato di digitalizzazione dei processi di front- e back-office delle PA italiane. Così facendo riusciamo a produrre un kit di strumenti e una serie di raccomandazioni per gli attori chiave al fine di accelerare lo switch-off di servizi pubblici, in particolare di quelli degli enti locali.
  • Nell’ultimo filone di ricerca ci occupiamo di procurement pubblico. In questo caso andiamo a vedere come si caratterizzano domanda e offerta di soluzioni digitali nell’ambito della PA italiana, analizzando le gare Consip di soluzioni digitali, l’evoluzione normativa in materia e gli strumenti di procurement innovativo che sono in mano alle PA. All’interno di questo filone di ricerca cerchiamo anche di qualificare e quantificare la spesa della PA italiana in tecnologie digitali. Il fine ultimo è quello di fornire indicazioni su come impostare efficacemente i processi di procurement pubblico affinché accelerino e non frenino l’attuazione dell’Agenda Digitale.

Nel contesto di queste vostre ricerche come vi ha aiutato ContrattiPubblici.org?

Il portale rappresenta per l’Osservatorio una preziosa fonte di dati strutturati e agevolmente navigabili, tramite i quali analizzare l’universo di imprese che ruota intorno alla PA italiana e i contratti sottoscritti tra domanda e offerta di innovazione digitale in ambito pubblico. Ad oggi, ContrattiPubbblici.org è stato da noi impiegato su due fronti:

  • A partire dalla collezione di tutti i contratti pubblici, abbiamo consultato il registro delle imprese innovative iscritte nel registro del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e messo a sistema i due dataset; in questo modo abbiamo capito che meno del 10% delle startup definite ‘innovative’ dalla normativa del nostro Paese ha effettivamente lavorato con la PA italiana;
  • Abbiamo poi tracciato l’andamento e l’evoluzione della spesa pubblica nelle piattaforme SPID, pagoPA e ANPR, dal loro concepimento ad oggi, attraverso l’analisi di tutti i contratti pubblici che citano tali soluzioni.

Elaborazioni in corso, invece, ci stanno permettendo di caratterizzare con maggiore livello di dettaglio la natura della spesa pubblica italiana in alcune tecnologie digitali abilitanti, come ad esempio la blockchain e l’intelligenza artificiale. Sono dati molto interessanti che finora nessuno era riuscito a produrre.

Tutti i dati sono stati presentati all’interno di workshop dell’Osservatorio e condivisi con attori istituzionali, PA e imprese che partecipano alle attività dell’Osservatorio. Presenteremo tutti i risultati delle nostre ricerche in un report gratuito che sarà consegnato in occasione del nostro Convegno del 12 dicembre a Milano.


esperto di settore innovazione intervista

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