Programmazione biennale/triennale della Pubblica Amministrazione: cos’è?

5 novembre 2019| Claudio Artusio
Programmazione biennale/triennale della Pubblica Amministrazione: cos’è?

L’attività di programmazione biennale/triennale costituisce una delle fasi propedeutiche alla scelta e all’attivazione delle procedure di affidamento di contratti pubblici. Richiede alle amministrazioni aggiudicatrici di identificare i fabbisogni che andranno soddisfatti attraverso l’esecuzione delle prestazioni che saranno oggetto di un contratto pubblico.

Nello specifico, mediante l’adozione dei due programmi le amministrazioni aggiudicatrici individuano rispettivamente:

  • i propri fabbisogni in relazione all’acquisto di beni e servizi d’importo pari o superiore a 40.000 euro (programma biennale degli acquisti di forniture e servizi);
  • i lavori pubblici di valore stimato pari o superiore a 100.000 euro da intraprendere entro l’arco di tempo normativamente previsto (programma triennale dei lavori pubblici).

L’attività di programmazione biennale/triennale è disciplinata all’interno dell’art. 21 del Codice dei Contratti Pubblici e ha ricevuto attuazione attraverso il Decreto 16 gennaio 2018, n. 14 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, adottato congiuntamente al Ministro dell’economia e delle finanze. Il decreto, previsto ai sensi dell’art. 21.8 del Codice, provvede a definire procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione dei programmi e dei loro aggiornamenti annuali che devono essere pubblicati in via obbligatoria dalle Pubbliche Amministrazioni.

Indicazioni operative sono state fornite alle Pubbliche Amministrazioniall’interno delle istruzioni del Gruppo di Lavoro “Osservatori Contratti Pubblici” dell’Associazione ITACA e della documentazione tecnica del MIT.

L’obbligo di pubblicazione è esplicitato dall’art. 21.7 del Codice dei Contratti Pubblici, il quale ne prescrive la pubblicazione:

  • Sul sito-web della Pubblica Amministrazione;
  • Sul “sito informatico” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
  • Sul sito dell’Osservatorio dei contratti pubblici in seno ad ANAC.

Più in generale poi, la pubblicazione degli atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture risponde ai principi in materia di trasparenza previsti dall’art. 29.1 del Codice Contratti Pubblici, secondo cui anche tali atti devono “essere pubblicati e aggiornati sul profilo del committente, nella sezione ‘Amministrazione trasparente’”, in conformità alle prescrizioni individuate dal Decreto Trasparenza (si veda in particolare l’art. 37).

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Come si svolge la Programmazione biennale/triennale?

Come si è detto, il Decreto MIT n. 14/2018 stabilisce la disciplina attuativa per la redazione e adozione dei programmi, fornendo criteri in merito all’individuazione del loro contenuto, del livello di progettazione minimo e dell’ordine di priorità degli interventi.

Lo schema-tipo dei programmi si compone del quadro delle risorse necessarie per la sua attuazione e di una serie di elenchi relativi a:

  • opere rimaste incompiute;
  • immobili disponibili;
  • interventi/acquisti inclusi programma, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
  • interventi, presenti nella prima annualità del programma antecedente, non riproposti e non avviati.

Le amministrazioni redigono i programmi compilando i campi previsti negli schemi tipo; in particolare, per ciascun lavoro o acquisto, i programmi devono riportare l’importo complessivo stimato, necessario per la sua realizzazione.

Uno specifico adempimento volto alla catalogazione e al monitoraggio delle singole unità oggetto di programmazione è quello che le amministrazioni aggiudicatrici assolvono corredando ogni unità di un Codice Unico di Intervento (CUI) che provvede a identificarla univocamente e – nei casi in cui sia richiesto – anche del Codice Unico Progetto (CUP).

Una volta adottato, le norme che abbiamo citato prescrivono che il programma venga pubblicato sui siti web delle stazioni appaltanti.

Come abbiamo già detto, la pubblicazione degli atti di programmazione deve essere inserita anche all’interno del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti all’interno della banca dati Servizio Contratti Pubblici (SCP) del MIT.

Nel dare attuazione agli obblighi previsti in ordine alla pubblicità dei programmi biennali e triennali, il Servizio mette a disposizione delle amministrazioni aggiudicatrici l’applicativo web SCPSA tramite il quale redigere e trasmettere al MIT le necessarie informazioni.


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