Fact checking con i dati di ContrattiPubblici.org

Emanuele Zangarini, Full-Stack Developer di Synapta e appassionato di giornalismo, spiega come fare fact-checking attraverso ContrattiPubblici.org.

Il fact checking nell’ambito giornalistico serve ad accertare gli avvenimenti citati o i dati usati all’interno di un testo o discorso specifico. Questa pratica viene applicata soprattutto per verificare l’attendibilità delle notizie che vengono diffuse attraverso i mezzi di comunicazione.

Nell’epoca di Internet siamo sommersi da informazioni di qualsiasi tipologia e quest’attività in particolare non è più circoscritta ai giornalisti, ma anche ai cittadini che vogliono portare allo scoperto imprecisioni o errori comunicati attraverso le notizie. Ma quali possono essere i mezzi più adatti per fare fact checking delle notizie?

ContrattiPubblici.org e l’Open Source Intelligence

ContrattiPubblici.org può e deve essere considerato uno strumento di Open Source Intelligence.

Cosa si intende con Oper Source INTelligence? Secondo la definizione NATO, si tratta di una disciplina dell’intelligence che si occupa della ricerca, raccolta e analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico attraverso fonti aperte.

L’OSINT utilizza diverse fonti di informazioni fra cui, ad esempio:

• Mezzi di comunicazione, come giornali, riviste, televisione, radio e siti web;
• Dati pubblici, come rapporti dei governi, piani finanziari, dati demografici e conferenze stampa;

In questo contesto, ContrattiPubblici.org si rivela uno strumento fondamentale per chiunque voglia fare fact checking.

Questo perché la piattaforma raccoglie dei dati accessibili – ovvero gli XML pubblicati dalle Pubbliche Amministrazioni in ottemperanza della Legge 190/2012 – e li rende fruibili a coloro che vogliono fare attività di Open Source Intelligence. I soggetti a cui ci riferiamo potrebbero essere, ad esempio, giornalisti legati al data driven journalism, ma potrebbero anche essere semplicemente degli utenti che vogliono approfondire le notizie che hanno letto.

L’importanza delle fonti per le attività di fact checking

David Randall nel suo libro Il giornalista quasi perfetto cita l’importanza della scelta di fonti attendibili mentre si portano avanti attività di fact checking.

Come si può verificare che una fonte sia attendibile? Andiamo a vedere nel dettaglio qualche esempio.

La Smart Mobility a Torino e i dati di ContrattiPubblici.org

Il nostro primo esempio prende spunto da un articolo di Emanuele Zangarini che ha provato a fare un primo bilancio sul trasporto pubblico nella città di Torino a fronte delle promesse elettorali fatte durante le campagne per l’elezione del sindaco della città.

Analizzando le promesse fatte nel 2016 il programma prevedeva “trasporto pubblico che viene valorizzato ed esteso, il recupero di spazi contesi per la mobilità dolce, il rinforzo della legalità e della sicurezza sulle strade cittadine, la riduzione dei danni generati da una mobilità distorta […] la promozione della mobilità elettrica, dello sharing, dell’uso della bicicletta, la riduzione della congestione”.

Proprio nell’ambito della mobilità elettrica sono stati fatti degli acquisti per migliorare la viabilità pubblica della città con l’introduzione di nuovi mezzi di trasporto e i lavori per l’estensione della linea metropolitana di Torino.

Il caso Frigolandia e ContrattiPubblici.org

Nel cuore della regione Umbria esiste un piccolo paesino chiamato Giano dell’Umbria con una particolarità interessante: è affiancato da una città, una piccola fortezza.

Il nome è Frigolandia e si presenta come un ampio edificio su un solo piano arrampicato su un pendio verdeggiante.

Esiste dal 2005, anno in cui Vincenzo Sparagna decise di abbandonare Roma e avviare, in Umbria, un nuovo capitolo per la rivista Frigidaire, per Il Nuovo Male e per il suo inestimabile patrimonio di pubblicazioni, tavole, stampe, dipinti e opere d’arte di ogni tipo.

Da un articolo di Diego Miedo vediamo che a marzo del 2020, in pieno lockdown a causa della pandemia, la giunta comunale del comune di Giano ha emanato un’ordinanza di sgombero per Frigolandia cercando di annullare un contratto firmato sulla base di un bando pubblico.

Il giornalista sottolinea che già nel 2005 si era cercato di sgomberare la fortezza e la causa terminò nel 2012 con la condanna del Comune al pagamento delle spese legali.

Tuttavia, grazie all’attività di fact checking su ContrattiPubblici.org, possiamo vedere che è già da anni che va avanti la diatriba tra il Comune e l’imprenditore: infatti, anche nel 2014, possiamo vedere un affidamento per lo sgombero di Frigolandia a causa di una morosità.