Come fare lead generation con i dati dei contratti pubblici
7 settembre 2021| Giorgio BevilacquaQuali sono le pubbliche amministrazioni che potrebbero diventare clienti della mia azienda nell’immediato futuro? In che modo queste pubbliche amministrazioni hanno acquistato dai miei concorrenti in passato? Quali sono i contatti dei responsabili unici di progetto e delle stazioni appaltanti a cui potrei rivolgermi? Queste e molte altre sono le informazioni che è possibile ricavare da ContrattiPubblici.org a partire da una accurata segmentazione del proprio mercato di riferimento.
Le analisi sui contratti pubblici servono a elaborare strategie di marketing e commerciali data-driven
Oltre la metà dei clienti di ContrattiPubblici.org, infatti, utilizza la nostra piattaforma per elaborare una strategia commerciale e di marketing in modalità data-driven: per individuare le stazioni appaltanti potenzialmente interessate all’acquisto di un determinato prodotto e servizio, per conoscere e approfondire il profilo medio dei fornitori di questi ultimi, le caratteristiche, gli importi e le scadenze dei contratti in essere e prepararsi di conseguenza in vista della prossima gara o affidamento diretto.
Qual è il migliore momento per accreditare la propria azienda nei confronti di una stazione appaltante? Quali sono i contratti in scadenza che potrebbero essere soggetti a nuove gare o alla rotazione dei fornitori? Come diversificare la propria offerta commerciale per massimizzare le possibilità di successo? Domande a cui è possibile trovare una risposta interrogando il più grande database esistente sui contratti pubblici italiani disponibile sulla piattaforma ContrattiPubblici.org.
L’esempio di un cliente estero specializzato in consulenza ICT e interessato a entrare nel mercato italiano
L’esempio, che mi ha portato a condividere questi spunti di riflessione, viene da un cliente estero specializzato in servizi di consulenza in ambito ICT e interessato a entrare nel mercato italiano: grazie a ContrattiPubblici.org l’azienda ha potuto farsi un’idea puntuale del potenziale di mercato a partire da un’analisi degli oggetti dei contratti, per poi andare ad individuare gli ambiti più promettenti per le proprie linee di servizio (nel caso specifico: progetti di ricerca e sviluppo, digital transformation, innovazione di prodotto e processo con metodologie agile) e individuare una lista di potenziali stazioni appaltanti (soggetti aggregatori e imprese pubbliche nelle utilities e trasporti) verso cui accreditarsi per tempo.
Un processo, quello appena descritto, che può tornare utile sia per quelle aziende che ritengono di conoscere già il proprio mercato di riferimento ma sono interessate a ricevere una conferma basata sull’evidenza dei dati della validità della propria strategia, sia per quelle aziende – come il cliente in questione – interessate a scoprire nuove opportunità di business in un settore, come quello della pubblica amministrazione, che mai come oggi richiede un approccio proattivo e consapevole delle opportunità in arrivo, senza aspettare l’uscita del prossimo bando di gara (quando ormai potrebbe essere già troppo tardi).
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