Regolamento sulla digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici: le novità da conoscere

17 novembre 2021| Claudio Artusio
Regolamento sulla digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici: le novità da conoscere

Tempistiche, contenuti e aspettative sull’entrata in vigore del nuovo regolamento sulle modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici secondo il punto di vista di Claudio Artusio, legal research e data scout di ContrattiPubblici.org.

Digitalizzazione degli adempimenti per l’affidamento dei contratti pubblici, nomina di un responsabile interno a ogni PA per la gestione del sistema telematico di e-procurement, accessibilità da parte di utenti certificati al sistema telematico e tracciabilità delle operazioni, interconnessione con PagoPA e piattaforme di MIT e ANAC: questi, in sintesi, i principali obiettivi individuati con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 12 agosto 2021 (n. 148), conosciuto nella stampa generalista come “Regolamento recante modalità di digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici”.

Come funzionerà il nuovo Regolamento sulla digitalizzazione delle procedure dei contratti

Il regolamento, che avrebbe dovuto essere promulgato già nel 2017 secondo l’art. 44 del Codice dei Contratti Pubblici, fissa il quadro delle regole generali riguardanti le modalità di digitalizzazione per l’affidamento di contratti pubblici. Le stazioni appaltanti dovranno pertanto adeguare i propri sistemi telematici entro sei mesi dall’adozione delle linee guida AgID (art. 29) che completeranno il quadro fornendo le regole tecniche per realizzare gli obiettivi di digitalizzazione del public procurement stabiliti nel regolamento (da notare come quest’ultimo non abbia, tuttavia, indicato un termine per l’adozione delle linee guida, operando unicamente un rinvio alla metodologia prevista dal Codice dell’Amministrazione Digitale).

I requisiti richiesti ai sistemi telematici delle PA per la digitalizzazione dei contratti pubblici

Al fine di conformarsi alle nuove regole per la digitalizzazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, il sistema telematico per l’e-procurement di ogni stazione appaltante dovrà possedere gli specifici requisiti infrastrutturali previsti dal regolamento agli artt. 3-11: accessibilità degli utenti, invio e scambio di comunicazioni e informazioni, tracciabilità delle operazioni, conservazione della documentazione di gara e istanze di accesso agli atti, misure di sicurezza e continuità operativa, oltre ovviamente all’integrazione con PagoPA per i pagamenti telematici.

Tutti gli adempimenti dell’affidamento di un contratto pubblico dovranno essere assolti interamente in modalità digitale

Il sistema telematico di ogni pubblica amministrazione, locale o nazionale, dovrà quindi essere messo nelle condizioni di consentire a stazioni appaltanti e operatori economici di assolvere in modalità digitale tutti gli adempimenti procedurali lungo le fasi di affidamento del contratto pubblico, così come indicato negli artt. 12-27 (dall’acquisizione di CIG alla redazione della determina a contrarre, dalla partecipazione alla gara alla verifica della documentazione fino all’aggiudicazione del contratto, con comunicazione dell’esito ai partecipanti e alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici).

Interconnessione, interoperabilità e condivisione dei dati tra sistemi telematici risultano, in questo contesto, espressamente tra le regole generali per la digitalizzazione delle procedure di affidamento, tenuto conto anche di quanto stabilito nel Piano triennale per l’informatica della PA e in aggiunta alla nomina di un Responsabile del sistema telematico, interno a ogni PA, che dovrà assicurarne l’operatività nei confronti dei soggetti autenticati.

Quello che ci aspettiamo di trovare nelle nuove linee guida AgID: metodologie per la pubblicazione di dati e documenti sui contratti

Il regolamento prevede che le linee guida AgID vengano emanate tenendo conto anche dell’art. 29 del Codice dei contratti pubblici che, per finalità di trasparenza, richiede la pubblicazione di tutti gli atti relativi alla programmazione, aggiudicazione ed esecuzione di contratti pubblici. Come operatori di settore, specializzati nella business intelligence del mercato della PA, ci auguriamo quindi che le linee guida AgID includeranno indicazioni pratiche e metodologie concrete volte a supportare e facilitare le PA anche nella creazione, trasmissione e pubblicazione di dati e documenti sui contratti in conformità alle specifiche tecniche e in formato aperto (come nel caso dei file XML sui contratti aggiudicati previsti dalla Legge anticorruzione).

In questo contesto, la fase di consultazione pubblica, che ai sensi del CAD dovrà precedere la pubblicazione delle linee guida, offrirà un contesto privilegiato per segnalare ad AgID rilievi di questo tipo, contribuendo così alla miglior redazione possibile dei documenti finali di indirizzo.

Claudio Artusio
Legal Research & Data Scout


digitalizzazione pubblica amministrazione

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