Alessandro Piva, Osservatori del Politecnico: il ruolo del cloud nella trasformazione della PA

17 dicembre 2021| Synapta
Alessandro Piva, Osservatori del Politecnico: il ruolo del cloud nella trasformazione della PA

I vantaggi per le imprese, i privati e la pubblica amministrazione stessa, in attesa che il grande cantiere del Polo Strategico Nazionale vada a pieno regime: l’opinione di Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico, sull’impatto del cloud nel settore pubblico e privato italiano.

L’accelerazione decisiva durante la fase di emergenza sanitaria, l’approvazione di progetti trasformativi di lungo periodo, le risorse del PNRR che hanno l’obiettivo di farne una tecnologia abilitante di ogni successiva trasformazione: queste, in estrema sintesi, sono le cause che hanno accelerato la crescita ininterrotta del mercato cloud italiano, passato da 3,2 a 3,8 miliardi di euro di valore nell’ultimo anno secondo l’undicesimo report dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. Una crescita che sarà ulteriormente sostenuta dai 9,7 miliardi di Euro per la trasformazione digitale e la transizione al cloud della pubblica amministrazione stanziati dal PNRR, e che porteranno alla creazione della prima infrastruttura digitale italiana (conosciuta altrimenti come Polo Strategico Nazionale, o PSN).

Siamo entrati nella fase operativa di un processo discusso da molto tempo – commenta Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Cloud Transformatione che porterà a un cambiamento non solo tecnologico ma anche a un’evoluzione delle competenze e della cultura del lavoro delle pubbliche amministrazioni nazionali”.

I vantaggi del passaggio al cloud dal punto di vista della pubblica amministrazione

Tra i vantaggi dell’ormai imminente passaggio generale al cloud da parte di tutte le pubbliche amministrazioni italiane vi è, infatti, la possibilità di erogare servizi standardizzati in risposta a bisogni comuni nell’ottica di una maggiore efficienza e sostenibilità economica dei servizi stessi. “Il cloud consente di ottenere tutto quello che la pubblica amministrazione ha da sempre cercato, invano, di ottenere: un servizio unico, modulabile a seconda delle esigenze di personale e della capacità di calcolo – continua il direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation – Questo dovrebbe portare a standard di sicurezza più elevati rispetto al passato, e alla possibilità di erogare molti più servizi, in molto meno tempo, liberando la capacità di innovazione del personale della PA finora in gran parte bloccata all’interno di processi ripetitivi”.

I vantaggi per le imprese (e per i singoli cittadini)

Dal punto di vista delle imprese, invece, il passaggio della pubblica amministrazione al cloud non sarà del tutto indolore: “se in una prima fase tutto questo richiederà tempo ed energie per adeguarsi, come è stato nel caso dello Spid – prosegue Alessandro Piva – il cambiamento previsto dovrebbe portare nell’arco di pochi anni a una forte riduzione della burocrazia, sia dal punto di vista dei processi che della mentalità con cui questi ultimi vengono portati a termine. L’obiettivo verso cui tendere è quello di avere uno scambio di informazioni molto più fluido e semplice rispetto al passato, distinguendo i servizi che possono essere erogati a livello centrale da quelli che invece passeranno ancora tramite le strutture periferiche, per ragioni di convenienza e prossimità”.

Il prossimo passaggio cruciale

In questo contesto in rapida evoluzione il prossimo passaggio cruciale, che tutti gli operatori, giornalisti e ricercatori specializzati nel settore attendono come il vero momento di svolta, è la decisione sul Polo Strategico Nazionale: “da qui – conclude il direttore – si capirà in maniera più chiara quale sarà lo sviluppo dei prossimi anni, e se l’auspicato partenariato pubblico-privato con aziende italiane e aziende straniere leader di mercato diventerà realtà. Una volta definite e candidate le cordate di imprese, secondo regole tuttora in fase di definizione, sarà lo Stato a decidere quali saranno i prossimi passaggi: la scelta tra un gruppo di fornitori e l’altro sarà in ogni caso una scelta strategica, che definirà le linee guida fondamentali entro cui l’infrastruttura cloud verrà sviluppata nei prossimi anni, e se il mercato potrà trovare una sua sostenibilità anche dopo il venir meno di una parte del sostegno pubblico”.


cloud intervista

Condividi

AZIENDE

Perché scegliere ContrattiPubblici.org?

Grazie a ContrattiPubblici.org puoi anticipare l’uscita di nuovi bandi analizzando le scadenze dei principali contratti e scoprire quali PA acquistano beni e servizi che offri.

Scopri come