Aggiornamento del Bando tipo digitale: pari opportunità e revisione dei prezzi

28 aprile 2022| Claudio Artusio
Aggiornamento del Bando tipo digitale: pari opportunità e revisione dei prezzi

ANAC ha pubblicato una nuova versione del bando tipo digitale per contratti sopra soglia, recependo le norme previste dal Dpcm 7 dicembre 2021 in materia di pari opportunità e dal decreto sostegni ter per far fronte all’aumento dei prezzi.

Con la delibera n. 154 del 16 marzo 2022, l’Autorità Anticorruzione ha provveduto ad aggiornare il Bando di gara tipo per i contratti pubblici sopra soglia comunitaria, introducendo misure su pari opportunità di genere e generazionali, sull’inclusione lavorativa di persone con disabilità e le clausole di revisione dei prezzi.

Già oggetto di aggiornamento nei mesi scorsi (con l’apposita delibera n. 773 del 24 novembre 2021, ora non più in vigore), il Bando di gara tipo ha per oggetto procedure aperte svolte interamente con sistemi telematici, per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

Bando tipo e pari opportunità

Nel caso in cui le procedure di aggiudicazione riguardino investimenti pubblici finanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) o dal PNC (Piano Nazionale degli investimenti Complementari), il Bando tipo include ora un’apposita clausola che prevede sia causa di esclusione dalla gara il mancato rispetto, al momento della presentazione dell’offerta, degli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità.

Sempre al momento della presentazione dell’offerta inoltre, l’operatore economico deve assumersi l’obbligo di riservare – in caso di aggiudicazione del contratto – tanto all’occupazione giovanile quanto all’occupazione femminile, una quota di assunzioni pari almeno al trenta per cento di quelle necessarie per l’esecuzione del contratto.

Sarà possibile per le stazioni appaltanti derogare a tale obbligo oppure prevedere una quota inferiore, dandone però adeguata motivazione. Nel caso in cui la deroga riguardi l’occupazione femminile e nel caso in cui il tasso di femminilizzazione nel settore di riferimento sia inferiore al 25% le stazioni appaltanti dovranno, però, tendere ad aumentare il tasso di occupazione femminile per una percentuale superiore di 5 punti percentuali.

Bando tipo e revisione dei prezzi

Il nuovo Bando tipo prevede inoltre che tra gli elementi fondamentali che le stazioni appaltanti devono inserire nella documentazione di gara figuri anche la clausola sui prezzi: si tratta di una novità stabilita dall’art 29.1 lett. a del decreto sostegni ter, il quale ha introdotto l’obbligo, fino al 31/12/2023, di inserire nei documenti di gara le c.d. clausole di revisione dei prezzi previste dall’art. 106.1, lett. a, primo periodo del Codice dei contratti pubblici.

Queste clausole (abitualmente solo facoltative e che vanno a modificare il contratto senza che sia tuttavia necessaria una nuova procedura di affidamento) sono volte a prevedere dei meccanismi di compensazione in caso di variazioni di prezzo – in aumento o diminuzione – dei materiali impiegati dagli operatori economici.

Come si legge nel comunicato di ANAC, la loro introduzione in via obbligatoria a tutto il 2023 è stata prevista con lo specifico obiettivo di incentivare gli investimenti pubblici e far fronte alle ricadute economiche negative conseguenti all’emergenza sanitaria globale derivante dalla diffusione del virus COVID-19 e al conflitto bellico in Ucraina.

L’auspicio è che, con le recenti novità introdotte al Bando tipo, le stazioni appaltanti siano messe in grado modellare procedure di gara maggiormente flessibili, a fronte delle incertezze derivanti dall’attuale quadro politico-sanitario, e al contempo attente ai profili di equità lavorativa.

Claudio Artusio
Legal Research & Data Scouting


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