Bandi e gare PNRR: come le imprese possono prepararsi in tempo

26 maggio 2022| Synapta
Bandi e gare PNRR: come le imprese possono prepararsi in tempo

Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne oltre il 70% delle imprese non è pronto a partecipare ai bandi del PNRR: ecco come invertire la tendenza secondo l’opinione di Federico Maffezzini, esperto di public procurement e membro del consiglio di amministrazione di Synapta.

L’avviso, non il primo ma sicuramente uno dei più autorevoli, proviene dal Centro Studi Guglielmo Tagliacarne secondo il quale solo un’impresa su tre, al momento, sarebbe pronta a partecipare ai bandi e a ricevere gli aiuti del PNRR. Nello specifico, solo il 16% delle aziende sarebbe pronto a partecipare ai bandi espressamente dedicati al sistema produttivo, con l’aggiunta di un ulteriore 13% di imprese che dichiarano di volersi prepararsi a breve. Il restante 70%, infine, non si è ancora attivato, né per partecipare direttamente né indirettamente (tramite filiera) alle gare del Piano. Una percentuale che, si legge nell’articolo del Sole 24 Ore dedicato al report, arriverebbe all’80% per le imprese di minori dimensioni.

Nel secondo semestre 2022 è atteso il primo picco di bandi e gare a livello locale

I numeri, mai come in questo caso, fotografano esattamente lo stato di partenza: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è a effettivamente entrato a regime “solo” da pochi mesi, e il numero di bandi e opportunità di finanziamento effettivamente dedicati alle imprese si contano ancora nell’ordine delle venti-trenta unità, mentre il passaggio della gestione dei progetti e dei fondi dalle amministrazioni titolari ai soggetti attuatori sul territorio non si è ancora pienamente compiuto. In questo contesto, le prime ricadute in termini di bandi, gare e opportunità di finanziamento a livello locale arriveranno non prima del secondo semestre di quest’anno, mentre per la gran parte di quelli rimanenti bisognerà con ogni probabilità aspettare la seconda metà del 2023 quando sarà entrato in vigore anche il nuovo Codice degli Appalti.

La partecipazione ai bandi e gare PNRR non è un diritto acquisito, ma una opportunità

Non va dimenticato, infine, come il mercato della pubblica amministrazione sia da sempre caratterizzato da una relativamente scarsa partecipazione da parte delle imprese, soprattutto da quelle di dimensioni piccole e medie. Il rischio che una gran parte di queste ultime possa mancare l’occasione del PNRR esiste, sarebbe inutile negarlo, ma va affrontato da tutte le parti coinvolte con la stessa dose di consapevolezza e proattività: la partecipazione ai bandi e alle iniziative del PNRR non è un diritto acquisito in partenza, bensì la conseguenza di un’approfondita analisi del mercato e di preparazione volta a individuare possibili opportunità di business all’interno delle sei missioni di cui il Piano Nazionale è composto.

Analizzare il mercato “del PNRR” è l’unico modo per farsi trovare pronti quando sarà il momento

Analizzare la struttura del Piano, individuare i soggetti attuatori con cui entrare in contatto in forma preliminare, tracciare l’andamento delle iniziative in corso e avere una visione d’insieme delle risorse effettivamente disponibili in ogni momento sono i passaggi preliminari necessari per poter realizzare un vero e proprio business plan dedicato al PNRR: così come avviene per qualsiasi nuovo “mercato”, anche per poter partecipare ai bandi e ottenere gli aiuti del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza le imprese dovranno farsi trovare pronte e ricettive per quando verrà il loro momento, allo stesso modo con cui negli ultimi mesi la pubblica amministrazione ha fatto passi da gigante per rispettare le prime scadenze.

La mobilitazione deve avvenire nelle imprese così come è avvenuta fino ad oggi nella PA

Alla mobilitazione della PA deve quindi seguire un’altrettanta forte mobilitazione da parte delle imprese destinatarie dei bandi: se gli enti locali sono chiamati a comunicare nella maniera più trasparente e puntuale possibile le nuove opportunità e i progetti in corso, le imprese sono a loro volta chiamate a condividere in ogni momento e in ogni modo possibile prodotti, servizi, idee e approcci innovativi con le PA. Per la prima volta nella nostra Storia ci troviamo ad avere a che fare con un Piano che mobilita risorse massicce a fronte di scadenze molto ravvicinate e improrogabili: ci sarà bisogno del contributo e della volontà di tutti per non renderlo –con il senno di poi – una grande occasione mancata.

Federico Maffezzini
Membro del CdA di Synapta


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